domenica, ottobre 26, 2014

Que viva siempre!



Ringraziamo il giornalista che a proposito di “Una rivoluzione intorno a Porta Nuova” scrive su La Stampa del 24.10.2014: “A meno che non prenda piede l’immaginifico progetto di qualche anno fa che ipotizzò il mare a Torino, un’enorme distesa di acqua tra via Nizza e via Sacchi, con il ponte di corso Sommeiller novello Rialto”.
La Città potrebbe affrontare questa trasformazione urbana a partire dall’enorme occasione per realizzare uno spazio pubblico di qualità, attorno al quale poi anche l’edificato risulterebbe valorizzato. Pensiamo all’esempio di Central Park a NY,  la valorizzazione immobiliare è indubbia, e il parco (o il mare a PN) rimane aperto a tutti.

lunedì, luglio 18, 2011

Il mare su ArteSera


Il mare a Porta Nuova ritorna su ArteSera, nel numero di Luglio, dedicato alla città sognata.
"Non di sole case, infrastrutture e supermercati vive la
città. Questo pensavamo disegnando il mare a Porta
Nuova. Il progetto muove i primi passi nel 2002, in quegli anni si prevedeva una trasformazione urbana nello
scalo della stazione, ferveva il dibattito su come costruire in quest’area di 200.000 mq situata alle porte del
centro storico: grattacieli o isolati tradizionali?
Nel 2006 è iniziata la distribuzione di cartoline con il
mare al posto dei binari, sono andate a ruba, sul blog
dedicato al progetto sono apparsi centinaia di commenti, il video su youtube è stato visto più di 40.000 volte
anche nella versione in inglese, il mare è stato pubblicato un po’ ovunque, se ne parlava come se già esistesse.
E’ salita la febbre per avere in città ciò che normalmente si va a cercare fuori, sembrava un sogno, un passo
verso la città del futuro.
L’amministrazione pubblica ha poi fatto orecchie da
mercante e per ora i treni rimangono lì, ma il mare a
Porta Nuova è entrato nell’immaginario di tutti noi.
Volendo lo si può sempre fare, lì o altrove, perché l’urbanistica siamo noi, con le nostre idee. Siamo noi l’urbanistica, con i nostri comportamenti."

domenica, luglio 17, 2011

Mare in città low cost



Altra interessante declinazione di mare in città, realizzato a Bruxelles nel 2006.

In 1983, as part of an artistic project, a street
was turned into a beach by Wodek, a Polish
artist living in Jette (Brussels, Belgium). In the
weekend of June 10th and 11th, 23 years later, he
did it again and this time he also added water to
the beach!
For the official opening of a new exhibition
with 111 artists around the central theme ‚Sea‘,
he got permission (and sponsoring) from the
local authorities to flood part of a street under
a bridge and put a beach next to it.
Tratto da www.creativeacts.org/files/Masta_1_Web.pdf

martedì, luglio 06, 2010

Se i fiumi di Torino fossero puliti...

Perchè non fare di più per ripulire l'acqua dei fiumi?
Guardate qui cosa ci perdiamo! A Berna i cittadini nuotano abitualmente nel fiume Aare, in centro città, ai piedi del palazzo del Parlamento.

domenica, novembre 15, 2009

Intanto potremmo farlo ai laghi di cava...


Visti i tempi lunghi potremmo realizzare un mare dove c'è già, ai laghi di cava sul Po.
Qui si inizia a parlarne:

"A sud di Torino, lungo il Po, è disseminata una serie di laghi di cava. Contengono acqua pulita e sono originati dalle escavazioni per trarre ghiaia e sabbia da costruzione.Pedalando lungo il fiume si incontrano i primi laghi a 5 km da Torino, poi si susseguono sino oltre Carignano, per altri 10 km. Alcuni sono dismessi altri lo sono in parte.E' facile immaginare quale risorsa i laghi di cava potrebbero fornire oggi alla città.Per raggiungerli basterebbe far proseguire la pista ciclabile del Po, seguendo tracciati esistenti.Sui laghi potrebbero localizzarsi attrezzature per la balneazione e servizi per la navigazione a remi o a vela, in quelli vicino all'autostrada forse si potrebbe anche fare sci nautico.Il numero e l'estensione dei laghi sono tali da poter fornire ospitalità a una moltitudine di cittadini".

lunedì, novembre 02, 2009

Il mare a Porta Nuova si farà


Ritorna la speranza critica. Dopo la diffusa manifestazione di adesione al progetto per il mare a Porta Nuova è seguita l'esplicita presa di posizione da parte di un establishment che ha definito il progetto "irreale e irrealizzabile". Ma ora vediamo tornare il desiderio per una simile città.
Nell'immagine di la Rivoluzione vegetale (pubblicata nell’ambito di Uniamo le Energie, Sosteniamo il futuro - Regione Piemonte) il mare a Porta Nuova appare riprodotto in un tratto del centro storico, dove in futuro la vegetazione si sarà diffusa nello spazio pubblico. Verrà un giorno in cui...
“Già da alcuni anni, sull’intera area urbana, l’asfalto delle vie e delle piazze è stato sostituito dalla vegetazione: Torino è la prima città al mondo che si trasforma in uno spazio nuovo, urbano e naturale ad un tempo.
Nelle piazze la vegetazione cresce rigogliosa, gli alberi e i frutteti hanno invaso i grandi viali: in alcune aree della città i torinesi curano i loro orti urbani.
Per le strade si vedono passanti a piedi scalzi, cittadini a cavallo, mezzi di trasporto pubblico di nuovissima generazione, rapidi e silenziosi; il fabbisogno energetico si riduce di circa il 60%, così come la spesa sanitaria pro-capite.
Nei mesi immediatamente successivi alla trasformazione, la città diventa una delle prime dieci mete turistiche mondiali, sfruttando gli ingenti nuovi flussi turistici provenienti dai paesi emergenti.
Tutto ciò, oltre a ricadute importanti sul piano dell’immagine e dell’attrattiva internazionale della città e della regione, comporta una profonda e positiva modifica nell’organizzazione della vita urbana e nello stile di vita dei cittadini, determinando una nuova percezione del rapporto uomo/città/natura e un nuovo ‘status’ internazionale per Torino e il Piemonte.
Si innescano nuove potenzialità prima sconosciute: la vicinanza stessa con una realtà così diversa, in conseguenza di una rivoluzione in fondo semplice ma davvero radicale, sviluppa nuove filosofie economiche, riconvertendo completamente le attività produttive cittadine verso indirizzi ormai lontani dall’antica vocazione industriale.”

mercoledì, maggio 13, 2009

Il mare a...


A tutti gli amici del mare a Porta Nuova,
ormai è chiaro, per ora il mare a PN non si fa.
E' arenato nei tempi lunghi della trasformazione dello scalo ferroviario (che prossimamente si continuerà in parte ad usare), tempi che potranno diventar brevi ma non si sa quando.
Non si possono fare neanche le terme nell'atrio della stazione (vedi post Stazione termale a PN ) perchè lì è stato realizzato un centro commerciale (come in tutte le stazioni d'europa - ci dicono).
Ma non temete, manteniamo le posizioni. Gli 894 membri ufficiali del Comitato per il mare a Porta Nuova, uniti a molti altri cittadini consapevoli, sono pronti a scendere in campo in ogni momento.
Intanto, nell'attesa che il dibattito urbanistico sulla trasformazione di Porta Nuova acquisti nuovamente vigore, proponiamo il mare allo scalo Farini di Milano.
Anche qui l'occasione è straordinaria: i 600.000 metri quadrati dello scalo dismesso potrebbero accogliere un bacino balneabile grande quasi il doppio di quello ipotizzato per Porta Nuova.
Per questo è nato un nuovo blog: Milano - Il mare a scalo Farini